L’Italia, con decreto n. 24/2023 ha recepito la direttiva comunitaria volta a garantire la protezione delle persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o dell’Unione europea che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica o dell’ente privato, di cui siano venute a conoscenza in un contesto lavorativo pubblico o privato. Le segnalazioni possano essere effettuate attraverso tre diversi canali
- Interno.
- Esterno.
- Divulgazione pubblica.
Chi deve adeguarsi alla nuova normativa
Le imprese del settore pubblico e del settore privato devono dotarsi di un adeguato sistema di segnalazione interna in grado di garantire il massimo livello di riservatezza.
Soggetti privati soggetti all’obbligo dell’applicazione della normativa
I soggetti privati soggetti all’obbligo dell’applicazione della normativa rientrano in una delle seguenti categorie:
- Hanno impiegato, nell’ultimo anno, una media di almeno 50 lavoratori subordinati con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato.
- Rientrano nell’ambito di applicazione degli atti dell’Unione di cui all’allegato, parti I.B e parte II, del D.Lgs. 24/2023 (servizi finanziarie e antiriciclaggio).
- Rientrano nell’ambito di applicazione del D.lgs. 231/2001 e adottano modelli di organizzazione e gestione, anche se nell’ultimo anno non hanno raggiunto la media di 50 lavoratori subordinati.
Da quando ha effetto l’obbligo di istituire il canale di segnalazione interna
I soggetti del settore privato che hanno impiegato, nell’ultimo anno, una media fino a 249 lavoratori subordinati, con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato, hanno l’obbligo di istituire il canale di segnalazione interna dal 17 dicembre 2023.
Per gli altri soggetti l’obbligo di dotarsi di un canale di segnalazione interna è già in vigore dal 15 luglio 2023.
Le sanzioni
Sono previste sanzioni da 10.000 a 50.000 euro, quando:
- Non sono stati istituiti canali di segnalazione.
- Non sono state adottate procedure per l’effettuazione e la gestione delle segnalazioni.
- L’adozione delle procedure non è conforme a quanto previsto dal decreto che ha recepito la direttiva comunitaria.
- Non è stata svolta l’attività di verifica e analisi delle segnalazioni ricevute.
- Vengano commesse ritorsioni.
- La segnalazione sia stata ostacolata o si sia tentato di ostacolarla.
- Sia stato violato l’obbligo di riservatezza circa l’identità del segnalante o degli altri soggetti protetti.