Gli indicatori di affidabilità fiscale, acronimo ISA, sostituiscono gli studi di settore a partire dal periodo d’imposta 2018.
Il software dell’Agenzia delle Entrate rilasciato da pochi giorni, ha reso necessario un differimento dei termini per il pagamento delle imposte sui redditi.
Ci sono ancora problemi sul suo corretto funzionamento che devono essere risolti dai tecnici della Sogei (la società di informatica della pubblica amministrazione).
Il decreto legge 34/2019 – detto anche decreto crescita – prevede il differimento delle imposte al 30 settembre 2019 per tutti i contribuenti per i quali sono stati approvati gli ISA.
Dal differimento sono esclusi i contribuenti minimi e forfettari.
Il decreto è stato approvato dal Parlamento in data 27 giugno 2019.
Come funzionano gli ISA
Utilizzando i dati relativi alla dichiarazione dei redditi da presentare e a quelle degli anni precedenti, il software dell’Agenzia delle Entrate elabora la pagella fiscale del contribuente.
Per l’elaborazione del modello ISA, il commercialista chiederà ai propri clienti alcune informazioni che non possono essere recuperate dalle registrazioni contabili.
I lavoratori autonomi e le imprese che risultano “affidabili” – con un punteggio superiore a 8 su una scala da 1 a 10 – hanno alcuni benefici fiscali.
I benefici per i contribuenti affidabili
Per chi ha un punteggio elevato sono previsti i seguenti vantaggi fiscali:
a) Anticipazione di almeno un anno, con graduazione in funzione del livello di affidabilità, dei termini di decadenza per l’attività di accertamento, con riferimento al reddito di impresa e di lavoro autonomo.
b) Esclusione della determinazione sintetica del reddito complessivo, a patto che il reddito complessivo accertabile non ecceda di 2/3 il reddito dichiarato.
c) Esonero dall’apposizione del visto per l’utilizzo in compensazione orizzontale dei crediti IVA e delle imposte sul reddito fino ad importi annuali rispettivamente pari ad euro 50.000,00 e 20.000,00.
e) Esclusione dell’applicazione della disciplina delle società non operative.
f) Esclusione degli accertamenti basati sulle presunzioni semplici.
Chi è escluso dagli ISA
I contribuenti che non sono soggetti agli indicatori di affidabilità fiscale rientrano principalmente in una delle seguenti categorie:
a) Partita iva nel regime forfettario e nel regime dei minimi.
b) Fatturato annuale superiore a Euro 5.164.000.
c) Inizio dell’attività nel corso dell’anno d’imposta.
d) Cessazione delll’attività durante l’anno d’imposta.
e) Esercizio non normale dell’attività (ad esempio le società in liquidazione).