Regime forfettario. Ecco alcuni punti a cui prestare attenzione

Con l’innalzamento del fatturato a 65.000 euro per tutte le categorie di liberi professionisti e piccoli imprenditori, il regime forfettario con aliquota fissa al 15% sostitutiva dell’Irpef sta avendo un numero elevato di adesioni.
Il regime forfettario consente un notevole risparmio fiscale soprattutto per quei contribuenti che non hanno elevate detrazioni fiscali e elimina il problema delle registrazioni contabili.
Alla mancata deducibilità dei costi di acquisto si sopperisce  moltiplicando il fatturato incassato con un coefficiente di redditività inferiore a 1.
Per maggiori informazioni sul funzionamento del regime forfettario si rimanda al link riportato in fondo a questo articolo.
Si tratta di un regime pensato per essere semplice  ma che presenta, purtroppo, alcune complicazioni.

Costi pagati da indicare in dichiarazione

Ogni attività d’impresa o libero professionale necessita di costi per beni e servizi per poter funzionare.
Anche se i documenti di acquisto non sono rilevanti al fine del calcolo delle imposte, in fase di compilazione della dichiarazione dei redditi sono richieste le seguenti informazioni, ovviamente se maggiori di zero, e se derivano da fatture intestate alla partita iva.

Esercenti attività d’impresa

a) Totale dipendenti
b) Mezzi di trasporto / veicoli utilizzati nell’attività
c) Costi per l’acquisto di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci
d) Costo per il godimento di beni di terzi
e) Spese per l’acquisto di carburante per l’autotrazione.

Esercenti attività di lavoro autonomo

a) Totale dipendenti
b) Compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti alla propria attività
c) Spese telefoniche
d) Spese per energia elettrica
e) Spese per l’acquisto di carburante per l’autotrazione.

Obblighi informativi in dichirazione

Chi opera nel regime forfettario non è sostituto d’imposta e, quindi, deve essere considerato dai suoi fornitori come un soggetto privato senza partita iva.
Se hai la partita iva nel regime forfettario e necessiti di una prestazione da parte di un professionista devi avvisarlo che non sei sostituto d’imposta.
Le fatture di acquisto che ricevi, pertanto, non devono riportare la ritenuta d’acconto.
In sede di compilazione della dichiarazione dei redditi, nel quadro RS prospetti vari,  è necessario indicare il codice fiscale del professionista e l’importo della prestazione ricevuta nel periodo d’imposta.