Riqualificazione energetica degli edifici. Carpe diem.

Non è necessario affidarsi alla matematica finanziaria e a qualche calcolo attuariale per sapere se c’è differenza tra risparmiare dei soldi subito e in modo certo oppure dilazionati in 10 anni e con un “pizzico” di aleatorietà.
“Quant’è bella giovinezza. Che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: Del doman non v’è certezza.” (Lorenzo il Magnifico).

Sconto in fattura

Oltre ad assicurare un risparmio immediato e certo, la novella normativa strizza l’occhio anche ai soggetti che hanno dei redditi da lavoro autonomo nel regime forfettario e dei minimi oppure ai  soggetti con poca capienza fiscale Irpef.
Grazie al decreto crescita recentemente approvato, infatti, è ora possibile ottenere direttamente lo sconto in fattura pari all’importo complessivo della detrazione spettante.

Si tratta quindi di un beneficio immediato che non è più collegato alla dichiarazione dei redditi e, quindi, alla capacità contributiva Irpef del contribuente e al suo regime fiscale.

Per poter avere direttamente lo sconto in fattura,  i soggetti beneficiari delle detrazioni devono comunicare all’Agenzia delle entrate di voler esercitare l’opzione entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento della spesa.

Cessione del credito

In alternativa allo sconto in fattura è previsto anche la possibilità della cessione del credito.
L’Agenzia delle Entrate ha da poco pubblicato sul sito web  il modello e le istruzioni relative per comunicare l’opzione relativa agli interventi di efficienza energetica e rischio sismico effettuati su singole unità immobiliari.